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Immagine del redattoreMichele Micheletti

SUPERARE L'OMBRA

Aggiornamento: 18 set 2023

L'integrazione dell'essere per il benessere


L'Ombra, come parte della personalità, costituisce l'insieme di quelle tendenze, caratteristiche, desideri, atteggiamenti che non sono accettati da parte dell'Io. Si tratta di propensoni non sviluppate che rimangono inconsce. Jung prese il termine da Friedrich Nietzsche. Questa idea rappresentava la personalità nascosta di ogni persona. A prima vista la maggior parte di noi si mostra (e si percepisce) come esseri nobili socialmente accettabili ma dentro di noi si annidano dimensioni represse, istinti ereditati in cui talvolta prolificano la violenza, la rabbia e l’odio.




“Purtroppo non c’è alcun dubbio che, in generale, l’uomo è meno buono di quanto egli stesso immagini o voglia essere. Ognuno ha un’ombra, e tanto più questa è nascosta rispetto alla vita cosciente dell’individuo, tanto più diventa nera e densa. In qualsiasi caso si tratta di uno dei nostri peggiori ostacoli, dal momento che frustra le nostre intenzioni più benintenzionate.” -Carl Jung

In Il viandante e la sua ombra (del 1879), scritto durante il suo viaggio a San Moritz, Nietzsche propone un dialogo tra sé stesso e la sua ombra che vede il superamento del contrasto, combattuto sulla bilancia strutturale della psiche, grazie all'attivazione di un dialogo costruttivo basato sull'ascolto reciproco tra l'io e l'ombra. Si trattò di un periodo molto intenso, durante il quale il filosofo, attraverso un esercizio ascetico, iniziò una faticosa lotta per liberarsi di tutto ciò che non apparteneva alla sua natura. Lotta dalla quale emerse il nuovo volto del filosofo, ossia lo «spirito libero» (https://culturificio.org/nietzsche-il-viandante-e-la-sua.../).


Il viandante: Solo adesso mi accorgo quanto sono scortese nei tuoi confronti, mia cara ombra: non ho neppure fatto parola su quanto mi rallegra di ascoltarti, e non solo di vederti. Lo sai, io amo l’ombra come amo la luce. Perché esistano la bellezza del volto, la chiarezza del discorso, la bontà e fermezza del carattere, l’ombra è necessaria quanto la luce. Esse non sono avversarie: anzi si tengono amorevolmente per mano, e quando la luce scompare, l’ombra le scivola dietro.

L’ombra: E io odio quel che odi tu, la notte; amo gli uomini perché sono seguaci della luce, e mi allieta lo splendore che è nel loro occhio quando conoscono e scoprono, loro, gli infaticabili conoscitori e scopritori. Quell’ombra che tutte le cose mostrano, quando su di esse cade il sole della conoscenza. Io sono anche quell’ombra.


«La figura dell'Ombra personifica tutto ciò che il soggetto non riconosce e che pur tuttavia, in maniera diretta o indiretta, instancabilmente lo perseguita: per esempio tratti del carattere poco apprezzabili o altre tendenze incompatibili» (C.G. Jung, Coscienza, inconscio e individuazione,1939).

Tutto ciò che consideriamo “cattivo” perchè non in accordo con l'educazione ricevuta e con le norme morali della nostra società, diventa la nostra ombra. Questo non vuol dire che tutti quanti abbiamo dentro di noi un Mr. Hyde che grida per poter uscire, ma il riconoscimento dell'ombra e l'ascolto delle sue ragioni ci consente di ridurre o eliminare l'attrito generato dal contrasto consentendoci di bilanciare la nostra personalità e elimimare la sofferenza.


“Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore” -Carl Jung

Il nostro compito nella vita è di accettare nella nostra interezza e integrare “la nostra ombra” nella personalità, per renderla cosciente e lavorare su di essa, affrontandola faccia a faccia. Trascurarla e permetterle di continuare a operare nel suo universo incosciente, può privarci dell’equilibrio e dell’opportunità di essere felici (https://lamenteemeravigliosa.it/archetipo-dellombra-lato.../).

La nostra crescita personale e il nostro benessere psicologico dipenderanno sempre dalla nostra capacità di portare alla luce le nostre ombre. A seguito di questo atto di coraggio, inizierà un lavoro delicato, ma prezioso, per guarirci, per trovare la calma e il benessere.

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